Forse l’immagine più rappresentativa di questa zona sono le alte e bianche scogliere della Côte d’Albâtre che con i loro 120 km di lunghezza danno vita a uno dei panorami più affascinanti e romantici della Normandia.
Con la loro mole imponente fanno da cornice a meravigliosi e pittoreschi villaggi di pescatori formati da incantevoli e fiabesche casette a graticcio mentre alle loro spalle si snodano splendidi pascoli verdeggianti.
Questa è anche la terra dove i grandi pittori impressionisti hanno trovato i migliori paesaggi da immortalare sulle loro tele innovative e una natura capace di rapire la loro anima.
Insomma terra di imponenti cattedrali gotiche, indomita natura e una tavola ricca di ghiottonerie enogastronomiche.
Rouen è un vero e proprio gioiello architettonico in cui si fondono meravigliosamente arte e cultura a una vivace vita sociale e un eccellente panorama gastronomico. È una delle tappe imperdibili di ogni viaggio in Normandia e spesso prima base di partenza per andare alla scoperta della regione.
Rouen è rimasta magicamente illesa dai bombardamenti della guerra e conserva una delle più eccezionali cattedrali gotiche d’Europa e un caratteristico e meraviglioso centro storico medievale con più di 200 autentiche case a graticcio.
Qui inoltre venne arda sul rogo Giovanna d’Arco, un evento che ha offerto a Rouen un fascino gotico, impregnato di quel clima cupo dell’Inquisizione.
Étretat è un meraviglioso villaggio di pescatori incastonato fra le due scogliere più suggestive della costa, la Falaise d’Amont e la Falaise d’Aval, vi lascerà senza fiato.
Casa di personaggi celebri come Guy de Maupassant, Corot, Coubert e Monet questa cittadina sembra riaffiorare direttamente da un quadro impressionista dell’800 col suo fascino retrò e i suoi colori antichi.
Imperdibile la passeggiata sulla Falaise d’Aval raggiungibile tramite una lunga scalinata che parte dalla passeggiata a mare. Qui il sentiero vi regalerà vedute mozzafiato sugli scogli sottostanti tra cui il famoso arco descritto da Maupassant come un elefante che beve nel mare, sulla cittadina e sullo straordinario arco La Manneporte. Vi consigliamo di percorrere tutto il sentiero, anche se molto lungo, fino in fondo, lasciandovi indietro i turisti più pigri fino a trovarvi immersi nella natura più incontaminata.
Giverny è un incantevole villaggio che deve la sua fama alla celebre casa del pittore impressionista Claude Monet, che vi si trasferì nel 1883 fino alla sua morte nel 1926.
La visita della casa, rosa con le imposte verdi, è eccezionale: è infatti possibile ammirare tutti gli ambienti interni originali, come la sala da pranzo gialla, la cucina rivestita di azulejos e la collezione di stampe giapponesi.
Ma ancor più che la casa, ciò che vi stupirà sarà il giardino da cui Monet prese ispirazione per molti dei suoi quadri. In primavera ed estate il giardino è un tripudio di fiori e colori: il pittore fece deviare il corso del fiume per alimentare i suoi giardini alla giapponese, dove il pittore passava molte ore spostandosi con la sua barca e dove dipinse la serie di quadri che lo rese celebre, le Ninfee.
Fécamp, cittadina che sorge ai piedi delle grandi scogliere di Étretat, ha sempre avuto una forte vocazione marinara: infatti da qui partivano i pescherecci per la pesca del merluzzo di Terranova. Con la sua bella spiaggia, le case a mattoni e il mare blu è presto diventata stazione balnearia.
Arrivando nel centro della cittadina non potrete non vedere il Palais Bénédictine, un meraviglioso monastero: qui un monaco benedettino inventò un elisir medicinale mescolando piante diverse, il digestivo Bénédictine appunto, uno dei più venduti al mondo. Oltre a un museo d’arte medievale potrete visitare la sala delle piante e delle spezie, la distilleria e le cantine.
Per un’immersione nell’atmosfera medievale non perdete una visita all’Abbatiale de la Sainte-Trinité diventata uno dei principali luoghi di pellegrinaggio di Francia per una goccia del sangue di Cristo. Se amate i luoghi insoliti fate un salto nel quartiere degli affumicatoi dove ancora oggi si pratica questa tecnica e l’intrico di camini delle case in mattoni emana odori antichi.
Pittoresco villaggio adagiato sul lungo Senna, Les Andelys è uno dei più caratteristici della regione, grazie anche alla stupenda cornice naturale con il fiume, le colline boscose e le alte scogliere bianche.
Come dice il nome stesso esistono due cittadine gemelle, una moderna, Grand Andely, il cuore commerciale e la più piccola e originale, la Petit Andely, con la bella passeggiata sul lungo fiume, i tortuosi vicoli con le case a graticcio e i giardini fioriti.
Lo Château-Gaillard, che domina sui villaggi e sul fiume, serviva a scopo difensivo così fortificato in cima alla rupe e ha conosciuto fama e disonore. Oggi è quasi del tutto in rovina ma le sue spettrali mura bianche lasciano immaginare cosa dovesse essere nel medioevo.
In ogni caso merita salire con un sentiero segnalato (20 minuti a piedi) per godere il colpo d’occhio e lo splendido panorama.
Dieppe è una cittadina dal fascino un po’ rude, ex covo di corsari ed esploratori, è un luogo piacevole che rimane nel cuore: al tramonto osservare infuocarsi il porto e il castello medievale è un vero spettacolo.
Le Château Musée merita una visita anche solo per l’impagabile vista che si gode sulla città e sul mare oggi è raccoglie la storia marittima e artistica della città. Se desiderate conoscere tutto sulla storia marittima della città visitate invece la Cité de la Mer, un piccolo museo dove si racconta tutto sulla navigazione e la pesca.
Non mancate assolutamente una passeggiata e una cena al porto, il vero punto nevralgico della città, assaggiando il piatto tipico di Dieppe, la marmite dieppoise, una cremosa zuppa di pesci, molluschi e crostacei.
Da vivere infine il grande mercato del sabato mattina, ancora dalla forte vocazione contadina.
Questa cittadina danneggiata pesantemente dai bombardamenti ha conservato una piccola porzione del suo centro storico con le case a graticcio e i vicoletti che si stringono intorno alla sua imponente chiesa gotica, la Collégiale Notre-Dame con il suo meraviglioso rosone. La maggior parte dei turisti arriva qui in previsione di spostarsi a Giverny per vedere la casa di Monet, di cui il Musée A.G. Poulain di Vernon conserva due quadri.
Arrivando in città fermatevi lungo fiume ad ammirare le Vieux Moulin, l’ultimo dei 5 mulini sospesi sull’acqua della Senna. Al tempo serviva anche come casa per la riscossione dei pedaggi per attraversare il fiume.
La città di Le Havre fu quasi totalmente distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale e alla fine del conflitto dovette reinventarsi completamente, rielaborando un piano urbanistico e architettonico fondato sul cemento, sull’assenza di ornamenti, sulla semplicità ed essenzialità.
Il nuovo stile urbanistico riscosse fortissime critiche nonostante alcuni edifici siano stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco: resta in ogni caso rimane una città difficile da amare e in netto contrasto con il carattere medievale e pittoresco della Normandia, ma è anche centro nevralgico delle attività marittime regionali e nazionali.
Se vi trovate a Le Havre, magari per lavoro, una delle cose più interessanti da visitare è il Musée Malraux che conserva una incredibile collezione di quadri impressionisti, tra cui alcuni di Renoir, Delacroix, Monet, Gauguin e Matisse.
Nonostante i bombardamenti è possibile visitare anche la cattedrale Notre-Dame danneggiata solo in parte e uno dei pochi edifici rimasti in piedi della città.
Eu è una delle cittadine più graziose della Normandia, con il suo splendido mare, le vestigia del passato e una spettacolare foresta alle spalle. Se avrete la pazienza di girovagare per il suo labirinto di vicoli stretti che nascondono antiche case a graticcio vi sembrerà di tornare indietro ai tempi di Guglielmo il Conquistatore.
Da vedere lo Château-musée Louis-Philippe e la chiesa Notre-Dame et Saint-Laurent, un mirabile esempio di gotico fiammeggiante al cui interno si cela la tomba del vescovo di Dublino Lawrence O’Toole che richiama ancora oggi molti pellegrini dall’Irlanda.
Merita un po’ di tempo la salita alla scogliera bianca prendendo la funicolare da Tréport (la cittadina gemella di Eu) oppure salendo i 350 gradini: la fatica verrà comunque ricompensata da una vista magnifica.
Vi consigliamo infine una cena a base di pesce fresco nei tanti ristorantini a buon prezzo.
Questo minuscolo villaggio può essere una ottima base per visitare la zona e non mancherà di stupirvi per gli splendidi panorami che potrete ammirare: non a caso venne amato da artisti del calibro di Monet, Dufy, Mirò e Braque. Dall’Église Sainte-Marguerite, le cui vetrate sono state realizzate da Braque, godrete di una magnifica vista sulle scogliere.
Non perdetevi una passeggiata al Parc du Bois des Moutiers, uno dei giardini privati più belli di Francia con 12 ettari di magnolie, azalee, rododendri e aceri giapponesi che degradano fino al mare.
Anche il Manoir d’Ango merita una visita, fatto costruire dall’armatore e corsaro Jehan Ango: la copertura a cupola e la loggia all’italiana affrescata dalla scuola di Leonardo da Vinci è un inno al rinascimento italiano.
Nascosto in una piccola valle verdissima nell’incavo delle scogliere c’è questo pittoresco villaggio che merita una piccola sosta: qui nasce e muore il fiume più piccolo di Francia, lungo appena 1100 metri.
Questo piccolo borgo di pescatori e tessitori è un minuscolo incanto con le case d’epoca, i giardini fioriti, il fiume su cui nuotano le paperelle, i ponticelli di legno, le case a graticcio con il tetto di paglia e le pale dei mulini: seguite il cicuito a piedi segnalato che vi porterà ad ammirare gli scorci più suggestivi fino al mare per ammirare le scogliere da una bella spiaggia di ciottoli.
Lungo la valle della Senna, tortuosa e verdeggiante, si trova questa cittadina che nonostante i bombardamenti del 1940 ha conservato un suo fascino con le case a graticcio, l’antica tradizione della manifattura di lana e stoffe e il vivace mercato del sabato mattina.
Da vedere la splendida chiesa gotica di Notre-Dame e il Musée de Louviers dove apprendere la storia manifatturiera della città. La Maison-en-Vaisselle Cassée è una strana residenza un cui un eccentrico collezionista ha raccolto per 40 anni stoviglie rotte e conchiglie utilizzandole come decorazioni per la casa, il giardino e il garage. Pur essendo privata potete darle un occhio attraverso il cancello.
Poco distante potrete uno dei panorami più spettacolari della zona. La Côte des Deux Amants è uno sperone alto 15 metri dal quale si gode di una vista magnifica sulla valle della Senna, che deve il suo nome dalla tragica leggenda di due amanti incompresi.
Nel cuore della Foresta di Lyons e adagiato sulle sponte del fiume Lieure, Lyons-la-Forêt è un villaggio semplicemente delizioso con le sue case a graticcio intatte dal XVII secolo, dove la quiete regna sovrana e usato spesso per ambientazioni cinematografiche.
Poco distante si trova un interessante castello, lo Château de Vascoeuil, che ospita un museo sulla rivoluzione francese, stupendi giardini e un colombier ben conservato.
Potrete visitare a pochi chilometri anche l’ex abbazia cistercense Abbaye de Mortemer, purtroppo in stato di rovina: infatti le sue pietre vennero riutilizzate dopo la rivoluzione per costruire Lisors ma oggi si può vedere la bella tenuta che annovera anche un castello settecentesco e un colombier con 934 nicchie. Si dice che l’abbazia ospiti lìil fantasma dell’imperatrice Matilde e degli ultimi 4 monaci cui fu tagliata la testa. Non perdetevi la fiera medievale che si tiene il 15 agosto.
Spesso chiamata la “Piccola Venezia della Normandia”, Pont Audemer ha mantenuto un fascino molto speciale, una miscela di corsi d’acqua, strade, edifici e case borghesi a graticcio, che possono essere scoperte seguendo il centro storico: un tuffo in pieno medioevo fra ponti in pietra e i riflessi dell’acqua sulle facciate delle case, un vero borgo caratteristico che vi saprà incantare.
Storicamente, Pont-Audemer è rinomata per la qualità delle sue pelli, anche utilizzate nell’esercito di Guglielmo il Conquistatore, che venivano sciacquate nei canali che scorrono fra le case a graticcio.
Da non perdere il Museo Canel e la Chiesa di St. Ouen cos’ come sono molto suggestive anche le visite notturne della città.
Se capitate qui tra fine giugno e i primi di luglio non perdetevi il Festival de Mascarets, un tripudio di fuochi d’artificio, artisti di strada, concerti ed eventi in città.
Sebbene di questa immensa abbazia non siano rimasti che ruderi, il suo fascino è incredibile: solo immaginando le dimensioni originali si può capire la magnificenza che doveva avere all’epoca con i suoi campanili alti 46 metri.
L’abbazia venne iniziata nel 1020 su spunto di Guglielmo il Conquistatore e presto divenne cuore pulsante dello sviluppo culturale e spirituale della zona per cadere in declino durante la Guerra dei Cent’Anni fino a venire usata come cava di pietre sotto la rivoluzione.
Queste bianche rovine che riluccicano al sole sono immerse in un meraviglioso parco con alberi secolari e piante di ciliegie a due passi dalla Senna.
Nel villaggio di Saint-Martin-de-Boscherville si nasconde questo capolavoro dell’architettura romanica normanna con le sue linee sobrie ed eleganti, i motivi geometrici e le sue arcate maestose.
Anche se la visita è gratuita merita prendere l’audioguida per conoscere tutti i dettagli artistici e non perdersi nemmeno una nota: proseguite poi con una passeggiata nei giardini circostanti.
Questa abbazia fondata prima dell’anno 1000 e poi distrutta dai vichinghi ritrovò gli antichi splendori sotto Guglielmo il Conquistatore per poi vivere una storia altalenante di distruzione e ricostruzione fino a quando non venne presa in gestione dai monaci benedettini che la restaurarono completamente.
Merita una visita anche solo il passeggiare nei silenziosi giardini della struttura monastica.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.