Il Musée du quai Branly, museo delle arti primitive e civiltà d’Africa, Asia, Oceania e Americhe, situato nelle immediate vicinanze della Torre Eiffel, è senza dubbio una delle principali istituzioni culturali di Parigi.
Immediatamente riconoscibile per il suo lussureggiante muro vegetale progettato dal botanico Patrick Blanc, è stato inaugurato nel 2006 e si concentra sulle culture extraeuropee. Dotato di un teatro, una sala lettura, un cinema, 2 ristoranti e una libreria, l’edificio progettato dal famoso architetto Jean Nouvel è situato in un terreno che ricorda una natura selvaggia coltivata, e il suo giardino di 2 ettari è un luogo piacevole in cui rilassarsi dopo la visita.
La collezione permanente e le esposizioni temporanee rendono omaggio alla ricchezza delle arti tradizionali e istruiscono i visitatori sul loro significativo contributo al patrimonio mondiale. Con una collezione straordinariamente ricca di 700.000 fotografie e 300.000 manufatti e oggetti, tra cui strumenti musicali, tessuti, abiti provenienti da Oceania, Asia, Africa e Americhe, il museo accompagna i visitatori in un eclettico e affascinante viaggio alla scoperta delle culture di terre lontane attraverso i secoli.
Le mostre temporanee offrono una prospettiva molto originale sulle culture che ne costituiscono i temi. Sono contrapposti alla civiltà occidentale contemporanea per renderli più familiari e accessibili, pur conservando l’aspetto mistico che li rende infinitamente affascinanti.
Il Musée du quai Branly è uno dei 4 più grandi musei di Parigi: è composto da diversi edifici progettati dall’architetto Jean Nouvel per un totale di più di 40.000 mq di superficie: il ponte-museo, l’edificio principale, è rivestito in legno e coperto da facciate vetrate, con una struttura metallica progettata con riferimento alla vicina Torre Eiffel.
L’edificio dell’Università ospita l’ingresso principale e una libreria boutique decorata con dipinti aborigeni. L’edificio Branly è utilizzato per l’amministrazione del museo. La pensilina, infine, ospita una mediateca e le riserve del museo.
Ma il Quai Branly – Museo Jacques Chirac ha anche un magnifico giardino, un’oasi di pace e verde nel cuore di Parigi, progettato dall’architetto paesaggista Gilles Clément.
Il museo custodisce più di 1,3 milioni di pezzi: è in assoluto uno dei luoghi più ricchi di culture artistiche non occidentali nel mondo. E’ organizzato per area geografica: Arti Africane, Arti Asiatiche, Arti Oceaniane e Arti Americane.
La navata centrale del museo è disegnata come un fiume e la visita vi porterà in un viaggio attraverso capolavori provenienti da tutto il mondo, dall’antichità all’età moderna, attraverso oggetti di ogni tipo: sculture, dipinti, calchi, tessuti, fotografie, incisioni, armi, oreficeria, disegni, manifesti, cartoline, libri, documenti sonori.
La collezione permanente viene regolarmente aggiornata e aggiornata, grazie alle donazioni private, in particolare quella del miliardario francese Marc Ladreit de Lacharrière, che ha regalato alla fondazione 36 opere africane e dell’Oceania.
Progettato da Gilles Clément, il giardino è parte integrante del museo: un giardino cespuglioso che si estende su 18.000 m². Uno spazio unico a Parigi.
Luogo di natura e cultura, il giardino è un invito al viaggio: percorsi, collinette, sentieri lastricati di pietra di torrente, laghetti che invitano alla meditazione e al sogno ad occhi aperti con 169 alberi e una trentina di specie vegetali, querce e aceri su il lato nord, magnolie e ciliegi sul lato sud.
Grazie alla costruzione su palafitte, il giardino passa sotto il museo il cui ventre è piantumato con erbe di sottobosco: è all’esterno che il visitatore del museo trova gli sportelli della biglietteria. Nel cuore del giardino, in un teatro all’aperto, sono inoltre programmati spettacoli, convegni e concerti all’aperto.
Guidato dal lavoro e dalle riflessioni di Patrick Blanc, la parete verde del musée du quai Branly – Jacques Chirac è stata per lungo tempo senza equivalenti. Rimane oggi uno dei più grandi al mondo, sia per la sua superficie che per il numero di piante che lo compongono, ben 15.000.
Il muro verde, che ricopre una delle facciate dell’edificio situato su quai Branly, fa parte della cornice architettonica progettata da Jean Nouvel per ospitare le collezioni del museo. È diventato un emblema del museo: progettato come una celebrazione dei continenti africano, oceanico, americano e asiatico, il nuovo muro ospiterà 376 specie provenienti da tutto il mondo: importati da molti massicci montuosi come l’Atlante marocchino, il Drakensberg del Sud Africa, l’Himalaya, le montagne del Cile e dell’Argentina, queste piante possono adattarsi alle condizioni climatiche dell’Europa occidentale.
Inno alla vita, all’incontro e all’apertura, il futuro muro verde porterà per diversi decenni il messaggio universalista nel cuore di Parigi.
Il museo è aperto dal martedì alla domenica, dalle 10.30 alle 19.00, tranne il giovedì, dalle 10.30 alle 22.00. La chiusura settimanale è il lunedì.
Vi ricordiamo che il museo prevede una chiusura eccezionale il 25 dicembre e 1 maggio e una chiusura anticipata il 24 e il 31 dicembre alle ore 18.oo.
Trovandosi ai piedi della Torre Eiffel, nel 7° arrondissement, il Museo Quai Branly è facilmente raggiungibile con molti mezzi pubblici.
Potrete raggiungerlo utilizzando la linea 9 della metropolitana, fermata Alma-Marceau o fermata Iena, linea 6, fermata Bir Hakeim o linea 8, fermata Ecole Militaire.
In alternativa, potreste optare per la RER C, stazione Pont de l’Alma oppure gli autobus: fermata Bosquet-Rapp (linee 42, 63, 80 e 92), fermata Musée d’art Moderne – Palais de Tokyo (linea 72), fermata Champ-de-Mars (linee 82 e 69).
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.