Con le sue 380.000 opere e oggetti antichi, il Museo del Louvre è uno dei più grandi musei del mondo e certamente una delle attrazioni da non perdere a Parigi.
In questo magnifico complesso di edifici rinascimentali troverete il riassunto di tutta la storia dell’arte europea partendo dalle civiltà assire, etrusche, greche e romane arrivando fino alla metà del XIX secolo.
Le opere più famose, che attirano 9 milioni ogni anno, sono sicuramente La Gioconda di Leonardo da Vinci, la Nike di Samotracia, la Venere di Milo e lo Schiavo morente di Michelangelo.
Non vi basterà una giornata per visitare tutte le sezioni del Louvre ma potrete vivere un vero e proprio viaggio nel mondo dell’arte.
La storia del palazzo che ospita il museo del Louvre è molto antica e affonda le sue origini in una fortificazione fatta costruire da Filippo Augusto al momento della sua partenza per la Crociata del 1190. Le vestigia di questa struttura originale sono ancora oggi visibili e visitabili nella parte centrale della museo.
La costruzione subì diversi cambiamenti e migliorie nel corso della storia: abbellita da Carlo V che la trasformò in una residenza secondaria, da Francesco I che la dichiarò dimora principale dei sovrani di Francia e infine da Caterina de’ Medici che diede vita all’edificazione di un nuovo palazzo nella zona antistante dove un tempo si trovavano le fabbriche di tegole (tuiles) da cui il palazzo prese il nome di Tuileries. L’ambizioso progetto della sovrana di ampliare il palazzo e di collegarlo tramite gallerie alla nuova residenza, venne realizzato solamente da Enrico IV.
Fu all’epoca di Luigi XIV che il Louvre perse la sua funzione di residenza reale, quando questa venne trasferita nel nuovo palazzo di Versailles. Solo nel 1793, fu realizzato il Muséum Central des Arts.
L’accesso principale del museo del Louvre si trova all’interno della magnifica piramide di vetro alta 122 metri, un vero capolavoro di architettura moderna inserita in un contesto antico.
Voluta dal ex Presidente della Repubblica Francese François Mitterand nel 1981, la piramide venne progettata dall’architetto sino-americano Ieoh Ming Pei e fu subito investita da una pioggia di critiche: la geometria glaciale della piramide avrebbe rovinato il contesto storico e architettonico della Parigi napoleonica, con un accostamento forzato e privo di eleganza.
Dopo venti anni di lavoro e un investimento di un miliardo di euro, la Piramide del Louvre si è rivelata una scelta vincente, che nel tempo ha conquistato anche i suoi detrattori, come già successo per il caso della Torre Eiffel. Le critiche hanno infine lasciato il posto a teorie più azzardate sul significato del monumento e le sue ipotetiche relazioni con il mondo massonico ed esoterico.
Il Louvre è il più grande museo del mondo per superficie e per numero di opere esposte, oltre 35.000: rappresenta una tappa imperdibile durante un viaggio a Parigi.
La sua vastità rende davvero difficile, se non impossibile, riuscire a vedere tutto. A meno che non abbiate intenzione di visitarlo in più giorni, vi consigliamo di pianificare con molta attenzione la vostra visita, identificando in anticipo le opere più importanti che desiderate ammirare segnandole sulla mappa, per non correre il rischio di girare, e perdervi, per il labirinto di sale, piani e corridoi che si snodano per quasi 14 km.
Impossibile non conoscere la Gioconda di Leonardo da Vinci, famosa anche con il nome di Mona Lisa, una delle opere d’arte più famose al mondo. Esposta al primo piano dell’ala Denon, è da sempre un’opera misteriosa e affascinante, il cui soggetto è ancora sconosciuto. Dipinta da Leonardo da Vinci tra il 1503 e il 1506, sarebbe il ritratto di Lisa Gherardini, moglie di Francesco del Giocondo.
Oggi è sicuramente una delle opere più amate e ammirate di tutto il museo e la sua aura vibrante, e al tempo stesso evanescente, incanta milioni di turisti, nonostante le sue ridotte dimensioni.
Altrettanto mistica e affascinante un’altra opera di Leonardo da Vinci, esposta sempre al primo piano dell’ala Denon, la Vergine delle Rocce, datata 1483-1486.
Di grande impatto visivo e a tema religioso, l’opera celebra il mistero dell’Incarnazione attraverso le figure di Maria, Gesù Cristo e San Giovanni Battista. La sua particolarità si trova nell’anomalo paesaggio fantastico, che si cela alle spalle dei protagonisti, uno sfondo sfumato e in penombra, composto da caverne e rocce sporgenti.
Esiste una seconda versione di questo dipinto e si trova alla National Gallery di Londra, con alcune variazioni pittoriche.
Rinvenuta nel 1820 sull’isola di Milo, nell’Egeo, la Venere di Milo, che rappresenta la Dea Afrodite, è il simbolo della bellezza femminile in epoca classica.
Questa scultura di marmo priva delle braccia è una delle più celebri sculture della civiltà greca, opera probabilmente di Alessandro di Antiochia ed è esposta al piano terra dell’ala Sully.
Imponente e misteriosa, la famosa Nike di Samotracia è una scultura di epoca ellenistica, oggi priva di testa e di braccia. Scolpita in marmo bianco di Paros e marmo grigio dell’isola di Rodi, venne ritrovata nel 1863 dall’archeologo francese Charles Champoiseau nell’isola di Samotracia.
La statua è la personificazione della vittoria trionfante, rappresentata nella mitologia greca da una giovane dea alata, Nike in greco, immortalata mentre si posa sulla prua di una nave da guerra. Si trova al piano terra dell’ala Denon.
Amore e Psiche è imperdibile, una delle statue più intense di tutta la storia dell’arte. Scolpita tra il 1787 e il 1793 dallo scultore Antonio Canova, il gruppo di marmo bianco rappresenta il mito tratto dalle Metamorfosi di Apuleio, in cui il dio Amore restituisce la vita alla sua amata, attraverso l’enfasi e l’estasi di un bacio.
Massimo esponente del Neoclassicismo, un movimento culturale europeo che aveva reso attuale il modello classico dell’arte greco-romana, Canova raggiunge con quest’opera la perfezione espressiva, grazie a un incredibile equilibrio delle forme, all’armonia delle proporzioni e all’intensità delle emozioni che i volti e i gesti riescono ad esprimere.
Progettate per la tomba di Papa Giulio II, le statue che raffigurano lo schiavo morente e lo schiavo ribelle sono le uniche due portate a compimento da Michelangelo: infatti il gruppo scultoreo era stato pensato per essere composto da 6 statue: le altre quattro rimasero incompiute e sono conservate nella Galleria dell’Accademia a Firenze.
Il Veronese, all’anagrafe Paolo Caliari, ha raffigurato in questo dipinto datato 1563, un episodio tratto dal Vangelo Secondo Giovanni: si tratta del celebre sposalizio di Cana, in cui Gesù compie il miracolo della tramutazione dell’acqua in vino.
Quello che colpisce i visitatori è la precisione quasi fotografica della raffigurazione dei volti e la grandezza impressionante della tela, lunga 10 metri e alta circa 7.
Orgoglio della pittura francese, La libertà che guida il popolo è uno dei quadri più famosi di Eugène Delacroix, il principale esponente della cultura romantica francese, soprannominato anche il Principe dei Romantici.
Come una sorta di manifesto di politico, il quadro raffigura la giornata del 28 luglio 1830, quando il popolo francese insorse a Parigi e detronizzò il re borbonico Carlo X. La giovane donna a petto nudo che guida la folla infervorata, non è altro che il simbolo della Repubblica Francese: con il tricolore in mano incarna l’allegoria della libertà e pare che abbia ispirato lo scrittore francese Victor Hugo per il suo più grande capolavoro, i Miserabili.
Un’altra grande opera francese imperdibile è L’incoronazione di Napoleone, realizzata tra il 1805 e il 1807 da Jacques-Louis David, uno dei massimi rappresentanti del Neoclassicismo, che ha spesso narrato le vicende della Rivoluzione Francese e del percorso politico di Napoleone Bonaparte.
Esposta al primo piano dell’ala Denon, il dipinto fotografa il momento storico dell’incoronazione di Napoleone e di sua moglie Giuseppina di Beauharnais, che si svolse il 2 dicembre del 1804 nella cattedrale di Notre-Dame.
Rimarrete senza parole di fronte a questa tela dalle dimensioni immense, concepita per enfatizzare la figura di Napoleone e caratterizzata da una cura maniacale per i dettagli, abbinata a un grande equilibrio compositivo.
Questa grande stele di basalto alta oltre due metri è interamente ricoperta di caratteri cuneiformi: si tratta del famoso codice di leggi stilate da Hammurabi, re di Babilonia nel XVIII secolo a.C. Il codice è una fonte preziosa di informazioni sulla struttura politica, sociale ed economica della civiltà mesopotamica: ad oggi è una delle più antiche raccolte di leggi a noi mai pervenute.
Fu scoperta a Susa nell’Elam agli inizi del ‘900 dall’archeologo francese Jacques de Morgan e oggi è esposta nella sezione Antichità orientali, al piano terra dell’ala Richelieu.
E’ in assoluto una delle più grandi sfingi ammirabili al di fuori dell’Egitto. Ritrovata nel 1825 tra le rovine del Tempio di Amon-Ra a Tanis, la capitale dell’Egitto durante la XXIa e XXIIa dinastia, la sua datazione è ancora oggi incerta, dal momento che tutte le iscrizioni presenti sulla superficie sono state apposte dai faraoni successivi.
Esposta al piano seminterrato dell’ala Sully, è alta circa un metro e ottanta, lunga quasi cinque metri e scolpita la scultura in granito rosa di Assuan.
L’ingresso è gratuito fino ai 25 anni per tutti i cittadini dell’Unione Europea. Inoltre da ottobre a marzo, l’ingresso alle collezioni permanenti è gratis per tutti nella prima domenica di ogni mese. Occorre però mettere in conto fino a 2 ore di coda per entrare.
Il biglietto d’ingresso al museo vale tutto il giorno e per spezzare la lunga ed estenuante visita potete tranquillamente uscire per delle pause e rientrare a vostro piacimento. E’ consigliato acquistare i biglietti on line, evitando le file e risparmiando tempo prezioso.
I biglietti seguenti prevedono il solo ingresso, con o senza audioguida, per chi preferisce visitare il museo del Louvre in autonomia.
Salta le code all’ingresso e ammira le opere d’arte più famose attraverso un itinerario accuratamente pianificato e illustrato da una guida esperta in italiano.
Se oltre al Louvre intendete salire sulla Torre Eiffel o fare una crociera sulla Senna, i biglietti combinati vi permettono di risparmiare sul costo finale.
Il museo del Louvre è incluso nella City Card Paris Museum Pass.
Il Museo del Louvre custodisce circa 380.000 opere e oggetti, di cui vengono esposti circa 35.000. E’ una collezione immensa. Le 7 sezioni all’interno del museo sono state progettate secondo un orientamento tematico, che segue la cronologia storica, dall’antichità al periodo moderno.
Vi attende un vero labirinto di corridoi e sezioni che si sviluppano su 3 ali, Richelieu, Sully e Denon e 4 piani: una superficie immensa, che si visita in almeno una giornata.
La sezione copre un periodo lungo 10.000 anni, dall’antichità fino alla nascita dell’Islam. Una lunga carrellata di opere e oggetti appartenute alle culture degli Assiri e dei Babilonesi.
Potrete fare un vero e proprio viaggio nei luoghi del Tigri e dell’Eufrate, a cavallo fra il Mediterraneo e la Mezzaluna fertile, dove nacquero l’agricoltura, la scrittura e l’astronomia, ammirando icone sacre, oggetti di vita quotidiana e strumenti di lavoro.
Gli amanti della storia antica rimarranno a bocca aperta davanti alla raccolta più grande al mondo dopo quella del Museo de Il Cairo.
Sono stati raccolti oggetti della vita quotidiana del popolo egizio: strumenti di scrittura, oggetti domestici, gioielli e ornamenti provenienti dalle tombe dei grandi faraoni così come misteriosi frammenti del Libro dei Morti. Stupefacenti le sale dedicate alle mummie, ai sarcofagi e ai papiri, senza contare le imponenti statue di Ramses II e la statua del Dio Osiris alte quasi 3 metri.
Estremamente nutrica anche la sezione dedicata al mondo greco, etrusco e romano, dove sono custodite alcune delle opere più importanti della storia dell’arte antica: la Venere di Milo e la Vittoria alata di Samotracia, alcuni affreschi delle ville di Pompei, i famosi sarcofagi degli sposi etruschi, solo per citarne alcuni.
In questa sezione sono raccolte le opere della scultura europea dal Medioevo fino alla metà dell’800. La parte più consistente è rappresentata da autori francesi ai quali si aggiungono esponenti italiani, spagnoli e nordeuropei.
Le collezioni di questo dipartimento sono eccezionali e attraversano epoche diverse, dal Medioevo e dal Rinascimento, fino alle arti decorative che arrivano fino all’800: ceramiche, bronzi, gioielli, tappezzerie e mobili appartenuti a tutte le culture e di tutte le epoche storiche.
E’ la sezione attesa da quasi tutti i visitatori: il meglio della pittura europea divisa in tre grandi gruppi: la scuola francese, con la maggior parte delle opere, la scuola italiana e spagnola e infine la scuola del nord Europa.
La Gioconda di Leonardo da Vinci è la protagonista assoluta della collezione, ma potrete ammirare moltissimi capolavori di pittori che hanno segnato la storia dell’arte dal 1200 al 1848: Cimabue, Giotto, Piero della Francesca, Beato Angelico, Mantegna, Raffaello e Caravaggio.
Si prosegue con gli spagnoli Goya, Velazquez, Ribera, El Greco, Murillo, senza dimenticare i pittori francesi come Delacroix e Jacques-Louis David o i fiamminghi di Brueghel, Van Dick, Rubens, Rembrant e Veermer.
Le sale sono divise per area geografica e raccolgono in prevalenza sculture che appartengono a questi popoli lontani. Questa è la sezione più recente di tutto il museo e custodisce tracce importanti delle culture più remote del mondo.
Il museo è aperto tutti i giorni dalle 09.00 alle 18.00 (le sale iniziano a chiudere verso le 17.30) ma il momento migliore per visitare alcune sezioni sempre affollate come l’ala Denon (che custodisce la Gioconda) è la sera del mercoledì e del venerdì quando il museo chiude alle 21.45. In questi giorni potreste anche pensare di entrare nel tardo pomeriggio, specialmente se avete intenzione di visitare solo alcune sezioni: troverete meno persone rispetto alle ore centrali della giornata.
In generale, per sfruttare appieno la giornata, vi consigliamo di presentarvi al Museo del Louvre alla sua apertura, ovvero alle ore 9.00.
I giorni da evitare, a causa del probabile affollamento sono:
Il Museo del Louvre è immenso: la visita, se non pianificata con attenzione, può trasformarsi in un incubo, con il rischio di camminare per ore senza vedere le opere più importanti. Per questo motivo abbiamo raccolto una serie di consigli utili per organizzare la giornata.
La piramide è l’ingresso più scenografico e monumentale del museo ma qui spesso si formano lunghe code. Per evitare le file chilometriche, vi consigliamo di optare per i biglietti salta fila acquistati in anticipo e per gli ingressi secondari e meno conosciuti.
Non è possibile vedere tutto al Museo del Louvre: sarebbero necessari più giorni. Per chi ha poco tempo a disposizione o semplicemente preferisce orientare la visita in base ai propri gusti e interessi, consigliamo di pianificare la permanenza al museo, individuando in anticipo le sezioni e le opere che si desidera ammirare.
Potrete così costruire il vostro itinerario di visita che si snoda con facilità, e senza perdervi, nel labirinto di sale e sezioni del museo. In questo caso l’uso delle mappe, cartacee o digitali, è fondamentale: le cartine si possono ritirare gratuitamente al punto informazioni della Hall Napoléon ma la strategia migliore è quella di scaricarle dal sito ufficiale e segnarvi in anticipo le sale da non perdere. Inoltre all’interno del museo potrete utilizzare la wifi gratuita, per visionare le mappe on line.
Con un piccolo extra, potrete ritirare la vostra audioguida in italiano: in questo modo la visita del museo sarà contestualizzata e vi aiuterà a comprendere la storia e il significato delle opere più famose: lunghe ore all’interno del museo saranno scandite da spiegazioni utili.
Per visitare il Museo del Louvre occorre mettere in conto un’intera giornata. Per questo motivo è importante vestirsi a strati e con scarpe comode, per affrontare le lunghe ore in piedi, camminando senza sosta per gli infiniti corridoi del museo.
Il museo e i suoi giardini sono forniti di numerosi ristoranti, bar e caffè per una pausa rigenerante.
Per affrontare le lunghe ore all’interno del museo, vi consigliamo di lasciare i vostri oggetti personali, soprattutto zaini pesanti, giacche ed eventualmente ombrelli in custodia al deposito bagagli, un servizio comodo e gratuito.
Basterà semplicemente mostrare il vostro biglietto e i bagagli verranno custoditi fino all’ora di chiusura del museo.
Il Museo del Louvre si trova nel cuore della Rive Gauche ed è servito ottimamente dai mezzi pubblici.
Di seguito una selezione di hotel consigliati vicino al museo del Louvre.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.