Il Museo Jacquemart André si trova in Boulevard Haussmann, in un edificio di grande eleganza, nella residenza privata di Edouard André e sua moglie: contiene le opere d’arte che i coniugi hanno raccolto durante la loro vita.
Infatti Edouard André, collezionista del XIX secolo, e sua moglie Nélie Jacquemart, rinomata ritrattista, hanno viaggiato attraverso l’Europa e l’Oriente per acquisire le opere d’arte e i mobili più rari. Le collezioni sono tra le più notevoli di Francia: opere di scuola fiamminga e tedesca, affreschi staccati, raffinati mobili e arazzi trovano così posto al piano terra della casa. Ma è soprattutto al Rinascimento, fiorentino e veneziano, che Nélie Jacquemart dedica la sua attenzione: il primo piano del palazzo è, infatti, riservato all’arte italiana di questo periodo con opere di Canaletto, Mantegna, Tiepolo e Botticelli.
Ma il museo è solo una parte della visita: l’edificio è un magnifico hôtel particulier, nel cuore della Parigi haussmaniana. Potrete ammirare i suoi favolosi interni, le sue lussuose stanze arredate in base al gusto dell’epoca, ancora munite di tutti gli arredi originali. Spesso paragonato alla Frick Collection di New York, l’edificio ha conservato tutta l’atmosfera di una grande residenza, che lo rende un luogo unico a Parigi.
Costruita alla fine del XIX secolo, nella nuova Parigi di Haussmann, per volere di Edouard André e sua moglie Nélie Jacquemart, una coppia di grandi collezionisti, questa dimora privata offre la scoperta di spazi abitati nel XIX secolo.
Infatti le grandi opere che i coniugi ha raccolto nel corso della loro vita, sono esposte all’interno degli spazi abitativi. Passeggiando nella loro dimora, ammirerete opere francesi del XVII secolo, opere della pittura fiamminga del XVII secolo e un’incredibile collezione di capolavori del Rinascimento italiano, con quadri di Botticelli, Mantegna, Donatello, Carlo Crivelli e Paolo Uccello.
Senza dimenticare il meraviglioso affresco di Tiepolo vicino alle scale interne della casa, che è stato portato da Villa Contarini, in provincia di Venezia.
La stanza dei dipinti è un’anticamera, che precede il grande soggiorno. Illuminata dall’esterno da tre bovindi, introduce gradualmente il visitatore all’interno dei grandi appartamenti. Boucher, Chardin, Canaletto, Nattier sono i prestigiosi artisti che sono stati riuniti in questa sala e che accolgono il visitatore, come un tempo accoglievano gli ospiti del signore e della signora André.
La visita prosegue nel grande soggiorno, la sala di ricevimento per eccellenza. È qui che Édouard André accoglieva i suoi ospiti. In occasione di ricevimenti molto importanti, riusciva a far scomparire i tramezzi laterali mediante cilindri idraulici, per riunire in un unico spazio la sala dei dipinti, la sala grande e l’adiacente sala della musica. Édouard André e Nélie Jacquemart vi poterono accogliere un migliaio di ospiti durante le sontuose feste a cui partecipava tutta la Parigi dell’epoca.
La sala della musica è l’altra grande sala di ricevimento. Questo soggiorno è tipico del Secondo Impero con le sue pareti rivestite di rosso e i suoi mobili in legno scuro. I dipinti che adornano la stanza sono cambiati spesso, a seconda della crescita della collezione. Ci riportano al Settecento francese con opere di Hubert Robert, Fragonard e ritratti di Perronneau.
Infine la sala da pranzo, un luogo fondamentale nella vita quotidiana del palazzo privato, la cui importanza può essere misurata dalle sue dimensioni e dalla qualità del suo arredamento. L’elemento più sorprendente è l’affresco installato sul soffitto: l’opera di Giambattista Tiepolo proviene, come quello dello scalone, dalla Villa Contarini di Mira.
La stanza degli arazzi introduce a una serie di stanze più intime che Edouard André e sua moglie hanno destinato alla loro vita privata e ai loro affari.
L’ufficio era la stanza in cui Edouard André e poi Nélie Jacquemart organizzavano la loro vita quotidiana e ricevevano i loro rapporti d’affari. Alla parete una serie di dipinti dei grandi maestri francesi del Settecento: Fragonard, Lagrénée, Coypel, Pater, Greuze. Un affresco del Tiepolo proveniente da un palazzo veneziano decora il soffitto.
Il boudoir fu inizialmente destinato ad ospitare l’appartamento privato di Nélie Jacquemart: il soffitto del Tiepolo raffigura Allegorie della Giustizia e della Pace.
La biblioteca è la stanza più remota dell’hotel. I due coniugi si incontravano lì per consultare i cataloghi di vendita e decidere i futuri acquisti. Sulle pareti scoprirete una serie di dipinti fiamminghi e olandesi del XVII secolo: Van Dyck, Rembrandt, Frans Hals, Philippe de Champaigne, Ruysdaël.
La sala fumatori è una stanza pensata per le conversazioni dopo cena tra uomini davanti al camino. Mentre Nélie si rifugiava in un piccolo soggiorno per raccontare ai suoi amici le sue ultime scoperte in Italia, Edouard conduceva qui gli uomini per parlare di affari o di viaggi e per fumare davanti a un bel fuoco che ardeva nel camino.
Il giardino d’inverno è caratteristico dell’arte dell’ospitalità che si sviluppò sotto il regno di Napoleone III. Consisteva nel sistemare, sotto la copertura di un tetto di vetro, piante in vaso, il più delle volte esotiche. Questo spazio verde permetteva agli ospiti di venire a riposarsi in un ambiente più rinfrescante rispetto alle soffocanti sale vicine.
Questo vestibolo pavimentato in marmo, con pareti rivestite di specchi, dà accesso alla stupefacente scala a doppia chiocciola: vera prodezza architettonica, fu progettata da Henri Parent. E’ una costruzione magica, sorprendentemente leggera nonostante la densità dei materiali che la compongono: marmo, pietra, ferro, bronzo. Sorge su una cornice arrotondata che ne prolunga le curve. Il gioco di specchi lo riflette su tutte le pareti e porta l’illusione al suo apice.
Per completare l’arredo di questa scala principale, i coniugi Jacquemart-André collocarono un grandissimo affresco dipinto da Giambattista Tiepolo per Villa Contarini in Veneto, dove lo scoprirono e lo acquistarono nel 1893.
Gli appartamenti privati sono composti da tre stanze al piano terra. Nella sua camera da letto, Nélie Jacquemart ha scelto di tornare all’atmosfera del regno di Luigi XV.
Situata tra le due camere da letto, l’anticamera era il luogo d’incontro intimo preferito dalla coppia. Ogni mattina facevano colazione, circondati dai ritratti di famiglia.
La camera da letto di Edouard André e il bagno adiacente, rifatti dopo la sua morte, suggeriscono le influenze dell’estetica femminile.
La parte dell’edificio che ospitava il Museo Italiano era originariamente vuota. Negli anni, Nélie ed Edouard André hanno avuto l’idea di allestire lì le loro collezioni. Era il loro giardino segreto. Se al piano dei ricevimenti tutti i loro ospiti potevano ammirare le collezioni, le visite al museo italiano erano limitate a pochi amici o amatori che ne facevano richiesta.
La sala delle sculture celebra i numerosi viaggi del marito in Italia e la comune passione per l’arte del Rinascimento italiano: per anni la coppia ha accumulato i tesori.
Nélie, innamorata di Firenze, fece realizzare un mausoleo in forma di cappella privata, che raccogliesse ciò che di più prezioso possedeva. La stanza fiorentina custodisce una galleria di dipinti eccezionali: una serie di Madonne col Bambino della bottega fiorentina, dipinti di Sandro Botticelli e del Perugino. Basterebbero questi pannelli per rendere questa stanza una delle più preziose del museo. Contiene anche un’altra grande opera: San Giorgio che uccide il drago di Paolo Uccello.
La stanza veneziana è quella riflette il gusto personale di Edouard André. Organizzata durante la sua vita, riunisce opere di Venezia e delle scuole del nord Italia. Sono presenti opere di Bellini, Mantegna, Crivelli, Schiavone e Vittore Carpaccio. I dipinti del soffitto a cassettoni sono dipinti a grisaglia e mescolano soggetti religiosi e profani.
Il Museo Jacquemart-André è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00. Durante i periodi espositivi, apertura notturna il lunedì fino alle 20.30.
Il Museo si trova a pochi passi dagli Champs-Élysées e dai grandi magazzini. Si raggiunge facilmente utilizzando la metropolitana, linee 9 e 13, stazione Saint-Augustin, Miromesnil o Saint-Philippe du Roule.
In alternativa, potreste avvalervi della RER, linea A, stazione Charles de Gaulle-Étoile oppure gli autobus, linee 22, 43, 52, 54, 28, 80, 83, 84, 93.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.