Questo borgo ai confini della Camargue, nel sud della Provenza, sembra uscito dalla matita di un disegnatore.
Saintes Maries de la Mer è un piccolo reticolo di case bianche intorno a una meravigliosa chiesa romanica, circondato da un paesaggio selvaggio e intriso di un’atmosfera suggestiva: vi attende un lungo mare spazzato dal vento, con immense spiagge di sabbia bianca, gitani pittoreschi che si aggirano nelle piazzette con chitarre e cappelli neri, cartomanti che leggono la mano e tanti ristorantini in cui assaggiare le prelibatezze della regione. Il fascino che questo villaggio esercita è incredibile: vi sembrerà di esserci già stati in un’altra vita.
È anche un’ottima base per esplorare con calma la Camargue: vi consigliamo di mettere in conto due o tre giorni per una visita approfondita e senza fretta, alla scoperta della natura rigogliosa che circonda Saintes-Maries de la Mer. Infatti in questa terra così meravigliosa, gli animali vivono allo stato brado e il modo migliore per vederli e fotografarli è proprio quello di immergersi nella natura attraverso i tanti sentieri a piedi o in bicicletta, con binocolo alla mano. Troverete tutte le mappe presso gli uffici del turismo della cittadina.
Con poco più di 2500 abitanti, il villaggio di Saintes Maries de la Mer attira ogni anno migliaia di turisti che vengono a deliziarsi nei suoi pittoreschi vicoli, per vivere le sue tradizioni secolari, passeggiare sul suo lungo mare spazzato dai venti ed assaggiare i suoi sapori particolari.
Ma visitare questa cittadina così solare è anche l’occasione per ammirare i suoi ammalianti dintorni: la Camargue selvaggia, i fenicotteri rosa, i tori, i suoi cavalli allo stato brado e le sue feste. Sia d’estate che d’inverno, rimarrete affascinati da questi paesaggi indomiti e selvaggi.
È impossibile andare a Saintes Maries de la Mer, senza visitare questo edificio emblematico del villaggio.
Costruita nel IX e XI secoli alla foce del Rodano, in puro stile romanico, questa chiesa fortificata aveva il compito di proteggere la città dalle incursioni dei pirati saraceni e arabi, che tentavano di invadere e saccheggiare il villaggio. Non dimenticatevi di salire sul tetto della chiesa: dalla terrazza panoramica si gode un meraviglioso panorama a 360° su tutta la Camargue, specialmente nell’ora dorata del tramonto.
Da non perdere la visita della cripta dove si trova la statua di Santa Sara, la Vergine Nera, e le reliquie di Sante Marie-Jacobé e Marie-Salomé, rinvenute nella chiesa nel 1448. Durante la festa dei gitani la cripta sarà immersa in un’atmosfera davvero unica: le tantissime candele accese creano luci e ombre misteriose, avvolte da un calore incredibile mentre la statua della santa, agghindata a festa, viene baciata dai pellegrini fra estasi religiosa e pianti irrefrenabili.
Ogni lunedì e venerdì mattina si svolge il variopinto mercato di Saintes-Maries. E’ un’ottima occasione per entrare in contatto con la popolazione locale e per scoprire i prodotti regionali.
Rimarrete incantati dai colori e dai profumi dei banchi, che espongono prodotti di artigianato locale, ma soprattutto le migliori specialità gastronomiche della regione come anchoïade, bohemienne (una specialità di verdure, riso e toro della Camargue), patè di olive, salumi, formaggi e vini strepitosi.
Avrete modo di riportare a casa tutto il sapore della Camargue e magari improvvisare un delizioso spuntino in riva al mare.
Uno dei simboli della Camargue è una croce molto particolare, formata dall’unione con un’ancora e un cuore. Ma sapete cosa significa? La croce rappresenta la fede, l’ancora incarna la speranza e il cuore la carità: queste sono le tre virtù che dovrebbero guidare l’uomo. L’insieme forma una specie di tridente, che rimanda ai gardians, i butteri della Camargue.
La primissima croce della Camargue, realizzata da un fabbro di Les Saintes, è ancora visibile e si trova alla sommità di una colonna di pietra a un lato del Pont du Mort, all’ingresso occidentale del villaggio.
Sono le case tradizionali dei famosi pastori della Camargue, usate anche dai pescatori. Queste capanne sono emblematiche della Camargue, molte sparse per tutto il delta del Rodano. Con il loro candore, le porte blu, la croce della Camargue sulla facciata e i tetti spioventi in paglia, sono uno dei luoghi più autentici da osservare in città.
Alcune di queste graziose casette, progettate per voltare le spalle al maestrale, riparandosi dal freddo del mare, si possono vedere a Saintes-Maries, vicino alla storica croce della Camargue, a pochi passi dalla spiaggia. Alcuni vengono addirittura affittati su Airbnb.
Per ammirare da vicino la natura prorompente della Camargue e i dintorni di Saintes Maries de la Mer, vi consigliamo di noleggiate una bicicletta: pedalando verso est, seguendo la Digue à la mer, la diga rialzata che separa il mare dagli acquitrini, potrete ammirare meravigliosi panorami fra la terra spaccata dal sole, il mare blu cobalto, gli stagni dai colori cangianti e i fenicotteri rosa che voleranno sulle vostre teste.
Per raggiungere il Phare de la Gacholle, a 11 km a est della città dovrete calcolare circa 4 ore, pedalando per 26 km fra andata e ritorno. Ricordatevi di portare con voi acqua e viveri, perché per diversi chilometri non troverete né fontane né punti di ristoro. Nella tarda primavera e soprattutto in estate, partite armati di crema solare protettiva, stick per le labbra (soprattutto per chi soffre di herpes labiale), vestiti comodi e una giacca a vento. In questo percorso infatti, il vento non perdona e si rischia di prendere cocenti insolazioni e scottature.
Il percorso non è impegnativo, dal momento che si svolge in piano, ma in alcuni tratti può essere faticoso: infatti la strada è completamente sterrata, piena di buche e in alcuni punti anche ricoperta di sabbia. Una volta arrivati al faro, potete anche continuare verso Salin de Giraud: la strada porta nei punti più selvaggi e isolati, ma per questo incredibilmente affascinanti della Camargue. Colori incredibili, fenicotteri rosa, panorami mozzafiato.
Considerando anche le soste fotografiche, la possibilità di accedere al mare in alcuni punti e la lunghezza del sentiero, l’escursione può durare anche una giornata intera. Vi ricordiamo che dal faro in poi verso Salin de Giraud il primo posto utile per fermarsi a mangiare è il Mas de Saint-Bertand, un vecchio casolare con un meraviglioso e rinfrescante dehor sotto i platani: qui si servono piatti del terroir fra sculture realizzate con attrezzi agricoli arrugginiti.
Vi ricordiamo che questa zona, visitabile solo a piedi e in bicicletta, è un labirinto di sentieri sopraelevati in mezzo agli acquitrini e al mare. Fate attenzione a non perdervi e rimanete sulle piste principali, soprattutto se viaggiate con bambini.
Se invece la bicicletta non fa per voi, potete raggiungere il faro anche in macchina, seguendo la strada D36B per 17 chilometri fino al parcheggio del faro. Presso il faro, ma solo in primavera e in estate, c’è una mostra illustrativa della costa e del suo ambiente faunistico. Negli altri periodi è accessibile solo l’area attrezzata pic-nic ma senza acqua potabile.
A due passi dal centro città e dal mare, queste bellissime arene completamente bianche sono state erette nel 1930 e sono sede di molti eventi locali. Qui, da Pasqua a settembre, si svolgono le famose corride non cruente camarguesi: questi spettacoli di tauromachia non prevedono nè il ferimento nè la morte del toro.
Infatti, l’abilità dei partecipanti, giovani vestiti di bianco con una fascia rossa in vita, è quella di sfidare il toro cercando di strappargli una coccarda appesa in mezzo alle corna. Fra canti, balli popolari e sfilate dei guardians, le corride fanno parte della cultura di questa città così particolare e sono un appuntamento imperdibile per i suoi abitanti e per i turisti.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
Ogni 24 e 25 maggio, a Saintes Maries de la Mer, si celebra la festa dei gitani, Le Pèlegrinage des Gitans: tutti gli anni, circa 15.000 zingari arrivano da tutta Europa, come i loro antenati prima di loro. Pellegrini, di tutte le età e generazioni, si radunano in questo angolo di Camargue per venerare Santa Sara, la loro patrona, le cui vestigia sono conservate nella cripta della chiesa.
Secondo la leggenda, Santa Sara, serva nera di Maria Salomè e Maria Iosè, presenti presso la croce di Gesù, dopo la resurrezione intraprese un lungo viaggio dall’Egitto insieme alle due sante e sbarcò sulla spiaggia del villaggio dove venne accolta dalla comunità gitana locale.
Sebbene sia chiamata con l’appellativo di Santa, non è riconosciuta come tale da nessuna delle principali confessioni religiose. Venerata dai rom di tutta Europa, in occasione di questa grande festa pagana, i gitani addobbano la sua statua con abiti e gioielli sontuosi sempre diversi ogni anno, portandola poi in processione fino alla spiaggia e dentro il mare, dove si svolge la benedizione degli zingari, per ricordare in questo modo lo sbarco della Santa.
Durante questa ricorrenza tutta la città si anima e diventa il fulcro di una festa incredibilmente appassionante: non solo processioni seguite da famiglie intere di gitani in lacrime, ma anche tradizioni popolari molto sentite come la corsa dei butteri fino all’arena, l’inaugurazione della stagione delle corride non cruente, les courses camarguaises e i giochi provenzali a cavallo.
Recarsi a Saintes Maries de la Mer in occasione di questa spettacolare ricorrenza, significa vivere un’esperienza unica in Europa, dove si può assistere alla cultura più profonda di questa regione.
A Saintes Maries de la Mer abbondano gli alloggi di ogni tipologia: per dormire in città e nelle zone limitrofe, potrete scegliere fra hotel di lusso in riva al mare, case di charme in mezzo alla natura, baite dei Gardians, ain affitto, B&B e campeggi, in base alle vostre esigenze e al vostro budget.
Ricordatevi che durante il periodo del pellegrinaggio gitano e delle ferias, la città è presa d’assalto dai turisti. È quindi preferibile prenotare il vostro alloggio con largo anticipo per trovare la soluzione migliore per il vostro soggiorno a Saintes Maries de la Mer.
Saintes Maries de la Mer si trova in uno degli angoli più lontani della Provenza, lontana dai principali itinerari turistici. Il modo migliore e più comodo per raggiungerla è sicuramente quello di spostarsi in macchina, per avere totale libertà di movimento.
Per arrivare a Saintes-Maries in auto dall’Italia, dovrete prendere l’Autoroute du Soleil fino ad Arles e poi proseguire lungo la D570.
Calcolate circa 4 ore dal confine italiano, 40 minuti di macchina dalla città di Arles, un’ora e trenta da Marsiglia.
Se avete scelto di raggiungere Saintes Maries de la Mer in aereo, potete prenotare un volo per l’aeroporto di Marsiglia, dove noleggiare un’auto ed essere completamente autonomi.
Nel caso in cui preferiate utilizzare i mezzi, vi anticipiamo che gli spostamenti diventano decisamente più complicati. Infatti, dovrete utilizzare un autobus Flixbus fino ad Arles e da lì proseguire per Saintes Maries de la Mer, oppure arrivare alla stazione di Marsiglia, prendere un treno per Arles e continuare in autobus per la cittadina camarguese.
Saintes Maries de la Mer purtroppo non dispone di una stazione ferroviaria. Per utilizzare il treno, dovrete prima recarvi alla stazione TGV di Avignone o Nîmes o alle stazioni di Arles o Aigues Mortes, proseguendo poi in autobus.
I collegamenti autobus più frequenti per raggiungere Saintes Maries de la Mer sono:
Che tempo fa a Saintes-Maries-de-la-Mer? Di seguito le temperature e le previsioni meteo a Saintes-Maries-de-la-Mer nei prossimi giorni.
Luogo di pellegrinaggio e località balneare, Saintes Maries de la Mer si trova nel dipartimento delle Bocche del Rodano, nella regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra.