Circondata da canali, L’Isle-sur-la-Sorgue, soprannominata la Venezia della Provenza, è un incantevole villaggio percorso da diversi canali, punteggiati da antiche ruote idrauliche in legno ricoperte di muschio, che un tempo erano più di 70.
È uno dei borghi più affascinanti della zona, permeato da quell’atmosfera che solo la Provenza più autentica riesce a regalare. Vi perderete ad osservare le persiane colorate circondate dall’edera, le terrazze sull’acqua dove sonnecchiano i germani reali, i mercatini dell’antiquariato, gli hôtel particuliers.
Rimarrete incantati ad ammirare il cielo limpido che si specchia nei canali gorgoglianti, il mercato sulle barche a fondo piatto che un tempo usavano i pescatori, i ristorantini affacciati sull’acqua, in tutto immerso in un senso di sonnacchiosa tranquillità.
Situata tra Avignone, Carpentras e la valle settentrionale del Luberon, questa cittadina è nota per il suo fiume, la Sorgue e i suoi canali, ma anche per il suo ambiente di vita idilliaco.
Strade vivaci, sapori e profumi provenzali, clima mediterraneo, abitanti accoglienti, sono gli elementi che contraddistinguono questa cittadina che ha saputo conservare uno spirito d’altri tempi.
Celebrata dai più grandi poeti, da Petrarca a René Char, L’Isle-sur-la-Sorgue è il simbolo di una felice convivenza tra gli uomini e la natura circostante. Ruote a pale, banchine, strade e vicoli, chiese e cappelle, per non parlare dei pescatori e delle loro strane barche a fondo piatto dette Nego-Chin (che letteralmente significa “cane che affoga”).
Il quartiere della Città Vecchia è costituito da edifici in pietra, strade lastricate, chiese, caffè all’aperto, grandiosi palazzi d’epoca e la più grande concentrazione di negozi vintage in Francia, al di fuori di Parigi.
Nel 1212, il vescovo di Cavaillon fondò una collegiata con il nome di Notre-Dame-des-Anges, probabilmente per contrastare i poteri del consolato. Non rimane traccia di questo edificio, che doveva essere una delle prime realizzazioni gotiche regionali. Alla fine del XV secolo si decise di ricostruire l’intero edificio.
Iniziata in stile gotico meridionale, in voga nella regione della Comtadine fin dal XIV secolo, intorno al 1538 vede un’evoluzione verso lo stile rinascimentale.
La maggior parte della navata fu ricostruita tra il 1645 e il 1675 su progetto dell’architetto avignonese François Royers de la Valfenière. L’austera architettura esterna, influenzata dallo stile gesuita, contrasta con l’ostentazione delle sue decorazioni interne. L’ampia navata a volta è delimitata su ciascun lato da un reticolo di sei cappelle laterali, sormontate da gallerie di circolazione protette da balaustre.
Questo progetto è particolarmente adatto al periodo di Controriforma cattolica: una grande navata per l’accoglienza dei fedeli e la predicazione, insieme a cappelle nascoste per ospitare le confraternite. Molti artisti della regione, come Mignard, Vial, Péru o Parrocel, hanno contribuito alla qualità e all’abbondanza della decorazione dell’edificio.
Dal centro della città, passeggiate lungo la Sorgue per raggiungere il Partage des Eaux, con un sentiero di 1,5 km. È qui che la Sorgue, che ha origine pochi chilometri più avanti a Fontaine-de-Vaucluse, si divide in due rami: la Sorgue de Velleron e la Sorgue d’Entraigues.
E’ un posto piacevole per fare un picnic sull’acqua, riposare, guardare le anatre o leggere un libro.
A L’Isle-sur-la-Sorgue, tra il 1690 e il 1780, furono costruite o ristrutturate molte residenze aristocratiche, secondo i gusti dell’epoca.
L’hotel Donadeï de Campredon è stato realizzato nella seconda metà del 18° secolo per Charles Joseph de Campredon, da una grande famiglia di proprietari terrieri, presente in città dal 14° secolo. Il progetto fu disegnato dall’architetto isolano Esprit-Joseph Brun, che progettò un palazzo a forma di L con una notevole facciata disposta sulla via principale. Le due facciate interne sono state sviluppate in modo più semplice, per dare più respiro a un giardino ingrandito da tre fontane o ninfei.
Il vestibolo d’ingresso si apre su un ampio scalone a tre rampe sospese, con ringhiera in ferro battuto, consentendo l’accesso ai saloni attigui al primo piano, decorati con sobri intonaci. L’Hôtel de Campredon, acquisito dal comune di L’Isle nel 1978, è elencato nell’inventario dei Monumenti Storici e ospita un centro d’arte dal 1984.
Bouïgas, dal provenzale bouleguer (mescolare, agitare), si riferisce all’agitazione dell’acqua in questo punto del fiume. Il quartiere di Bouïgas o Villeneuve, noto per la sua vecchia porta dei bastioni e il suo bacino, appare all’inizio del Medioevo e costituisce un’estensione dell’agglomerato primitivo.
La Sorgue è sempre stata famosa per le sue acque ricche di pesci e la tradizione locale narra che i primi abitanti fossero pescatori che vivevano in capanne costruite su palafitte. Insieme all’industria e all’agricoltura, la pesca era un’attività importante in città. Dal 12° secolo diversi privilegi furono concessi ai pescatori dal conte di Tolosa. Furono rinnovati fino alla Rivoluzione.
Sulla loro barca a fondo piatto (Nego-chin), i pescatori dell’isola catturavano trote, anguille e gamberi con le loro reti e i loro tridenti (fichouire). La pesca rimane oggi un’attività praticata sulla Sorgue e una confraternita di pescatori di Islois (Pescaire Lilen) è ancora molto attiva.
La spianata Robert Vasse è uno degli ingressi principali al centro città e un punto di passaggio essenziale per residenti e visitatori.
La spianata è sormontata da un edificio imperdibile: lo Château Dumas che oggi ospita la Caisse d’Epargne. Questo straordinario edificio fu costruito nel 1880 da Honoré Dumas, su progetto dell’architetto Reboul poi rivenduto da suo figlio, Hyppolyte Dumas, alla Caisse d’épargne nel 1918.
Il parco retrostante fu inaugurato nel 1945. Fu occupato dal 1828 da un mulino, poi alla fine del secolo, da una fabbrica di gesso diretta da Émile Char e Xavier Dumas.
Lo Château Giraud si trova a sud della città, lungo il canale del Moulin Vert. Si tratta di una casa borghese costruita nel 1885 a pianta quadrata, al centro di un parco, chiamato Parco Gautier. L’edificio si eleva su quattro livelli, di cui uno interrato, ed è sormontato da un tetto a capanna sorretto da una capriata sovrastante.
La decorazione delle facciate è un misto di stili e periodi. Troviamo così il gotico nella cornice, i frontoni e le colonnine classiche, le finestre rinascimentali, i mattoni Luigi XIII, il bovindo vittoriano e il balcone in ferro battuto del XIX secolo, che fanno dello Château Gautier un edificio eclettico caratteristico dell’architettura della cittadina.
Non è visitabile ma potrete indugiare nel parco che lo circonda.
A L’Isle-sur-la-Sorgue l’acqua è onnipresente e scorre attraverso i canali nel cuore del piccolo centro cittadino. E’ proprio da qui che la città trae la sua ricchezza e originalità.
Questo fiume selvaggio nasce a Fontaine-de-Vaucluse: l’acqua occupa così un posto primordiale nella vita e nella storia della città. Per capirlo a pieno basta seguire il percorso delle ruote, proposto dall’ufficio turistico. Per oltre 2 km, questo circuito pedonale corre lungo le fresche acque della Sorgue alla scoperta delle ruote a pale, vestigia dell’industria tessile che assicurarono la prosperità della città.
Potrete così ammirare 15 ruote idrauliche, un tempo utilizzate da varie industrie: cartiere, serifici e lanifici, oleifici e mulini per farine.
Serpeggiando dai vicoli alle banchine, passando per alcune piazze e terrazze, la Sorgue offre alla città un certo fascino e una formidabile risorsa turistica. Dal cuore della città, un percorso interpretativo di altri 20-30 minuti conduce al Partage des Eaux, dove la Sorgue si divide in due rami dando origine alla Sorgue de Velleron e alla Sorgue d’Entraigues
Il Museo dei giocattoli e delle bambole antiche proviene da una collezione privata creata dalla signora Huguette Jeanselme.
Lo spazio espositivo espone centinaia di pezzi datati dal 1880 al 1930, tanto originali quanto notevoli sia per il loro incredibile stato di conservazione che per la magia che portano agli occhi di grandi e piccini.
Brun de Vian-Tiran, importante produttore tessile del XII secolo, prosperò durante la rivoluzione industriale con l’installazione di fabbriche, sfruttando l’energia idraulica fornita dalla Sorgue, vera e propria fonte di nutrimento. In attività dal 1808, Brun de Vian-Tiran è l’unica fabbrica tessile ancora in funzione.
In un’ala della fabbrica è stato allestito un museo che espone tutti i tipi di filati, merino, alpaca, cashmere, dalle pianure del Crau alla Mongolia, un viaggio sensoriale e interattivo che conduce alla scoperta delle lane più belle del mondo.
Attraverso mappe interattive, video e un laboratorio di innovazione e design, i visitatori scoprono un know-how ancestrale e unico. Il Circuito 1808 unisce un tour della città, una visita unica alle officine della fabbrica e un museo. Dal filo della lana al filo della storia, potrete scoprire l’intero patrimonio di L’Isle-sur-la-Sorgue.
L’Isle-sur-la-Sorgue deve la sua fama al suo tradizionale mercato provenzale10. Il giovedì e la domenica mattina, i buongustai accorrono da tutto il dipartimento per immergersi nei colori e nei profumi della Provenza. Fruttivendoli, viticoltori, food truck, produttori di olio d’oliva, casari, fornai e macellai, quasi 230 espositori occupano i vicoli del centro cittadino e le rive della Sorgue. Le fragole di Carpentras, i canditi, il melone di Cavaillon, il moscato del Ventoux o il tartufo nero del Vaucluse offrono un tuffo gourmet nei sapori e nei profumi del territorio. A fine mattinata, è un piacere inventare un picnic con prodotti regionali da gustarsi al parco municipale di Gautier.
Inoltre ogni domenica dalle 09.00 alle 18.00, appuntamento in Avenue des Quatre Otages11 per il mercatino delle pulci alla ricerca di occasioni. Per quasi 40 anni, il mercato delle pulci settimanale ha contribuito a forgiare l’identità della città, dandole una reputazione internazionale.
Lungo il fiume, i più fortunati potranno assistere ad un allenamento dei Nègo Chin, la tipica barca della Sorgue a fondo piatto, che ricorda una gondola, usata un tempo dai pescatori locali. L’associazione isolana Nègo Chin perpetua la tradizione e in estate organizza spesso gare la domenica mattina. Il timoniere deve, con l’aiuto di un palo, mantenere la direzione e l’andamento della sua barca senza perdere l’equilibrio, per risalire la corrente e passare sotto i ponti.
Imperdibile infine il mercato sull’acqua la prima domenica di agosto: frutta, verdura, lavanda e saponi vengono caricati sui Nègo Chin e venduti da mercanti in costume. Una tradizione locale e unica che vale il viaggio.
Capitale francese dei mercatini delle pulci, dell’antiquariato e del design, L’Isle-sur-la-Sorgue attira da 60 anni antiquari, rigattieri, artigiani e artisti. I sei borghi antichi della città riuniscono tutto l’anno circa 500 espositori. Le grandi fiere pasquali e autunnali, momenti clou del calendario locale, attirano fino a 10.000 visitatori da tutto il mondo. La città si trasforma in una galleria a cielo aperto, dove gli amanti dell’arte, i turisti curiosi e gli antiquari alla ricerca di pezzi unici, passeggiano di stand in stand, approfittando del mite autunno. Le gallerie sono aperte tutto l’anno dal venerdì al lunedì e dal giovedì di Pasqua al giorno di Ognissanti.
Ogni zona ha le sue specialità. Luci industriali, maioliche, parti aeronautiche, dipinti di arte sacra, i cacciatori di occasioni per un giorno si lasciano trasportare dalla curiosità e dal flusso della folla. Sotto la splendida cornice in stile Eiffel di un’ex filanda del XIX secolo, Le Village des Antiquaires de la gare12, rispolvera idee preconcette sul mondo dell’usato e dell’antiquariato: pezzi vintage, abiti di seconda mano e oggetti di design si fondono in uno spirito moderno e ringiovanito. L’idea? Attirare nuovi clienti, soprattutto giovani.
Aperte sulla strada o su giardini in cui gli occhi non sanno più dove riposare, le gallerie rivendicano ciascuna la propria identità. Così, gli amanti dei mobili dal XVI al XX secolo andranno a caccia nell’arredamento sontuoso all’Hotel Dongier Antiques13, mentre l’L'île aux brocantes14 seduce con i suoi pergolati alberati dove si viene a cercare la freschezza, perdendosi tra mobili industriali e da giardino.
Gli scettici indifferenti all’antiquariato faranno una deviazione alla boutique COTÉ PARC - ANTIQUAIRE15 , uno showroom di 1.000 m² dove sono esposti vecchi giocattoli, mobili antichi, biancheria per la casa, targhe smaltate e altre curiosità. A seconda delle affinità e del budget, i visitatori sono liberi di lasciarsi trasportare, di galleria in galleria e lungo le banchine, da oggetti che susciteranno la loro curiosità.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
Circondato dai due rami del fiume che lo attraversa, il centro cittadino di L’Isle-sur-la-Sorgue è sicuramente la zona migliore per dormire a L’Isle-sur-la-Sorgue. Il cuore pulsante si trova lungo l’acqua, dove potrete scegliere fra molti caffè e i ristoranti con le viste più belle della città. E’ assolutamente favoloso passeggiare di sera lungo i canali, per le strade strette e tortuose e ammirare un patrimonio dal fascino incredibile, con gli antichi palazzi e le ruote a pale.
In alternativa potete valutare l’elegante quartiere di Saint Antoine. Situata su una collina, questa zona tranquilla offre alcuni piccoli hotel di charme, persi tra ulivi, querce e pini. E’ il luogo ideale per rilassanti vacanze in famiglia o in coppia, dove sentirete solo il suono delle cicale.
Un’altra zona perfetta per dormire a Isle-sur-la-Sorgue è il quartiere Partage des Eaux, il cui nome deriva dalla sua posizione: è il luogo in cui la Sorgue si divide in due bracci, la Sorgue de Velleron e la Sorgue d’Entraigues. Questo piacevole quartiere, situato a circa 1,5 chilometri a est del centro città, è noto per la sua tranquillità, specialmente fuori stagione. Durante l’estate, invece, ne apprezzerete soprattutto la freschezza, proveniente dalla Sorgue, nota per rimanere ad una temperatura costante intorno ai 13° tutto l’anno.
Per coloro che stanno facendo un viaggio in Provenza, L’Isle-sur-la-Sorgue dista 40 minuti da Avignone, 1 ora da Aix-en-Provence, poco più di 1 ora da Arles e 1 ora e 30 minuti da Nîmes: è una gita fattibile in mezza giornata partendo da alcune delle città più famose della Provenza.
Se invece arrivate in aereo, lo scalo più vicino è l’aeroporto di Marsiglia: da qui potrete noleggiare un’auto in loco e proseguire per L’Isle-sur-la-Sorgue in meno di 1 ora.
Che tempo fa a L’Isle-sur-la-Sorgue? Di seguito le temperature e le previsioni meteo a L’Isle-sur-la-Sorgue nei prossimi giorni.
L'Isle-sur-la-Sorgue si trova tra Nimes, Arles e Avignone, nel cuore del Vaucluse, una delle zone più belle della Provenza.